PRESENTAZIONE EDITORIALE
'Il futuro dopo Lenin. Viaggio in Transnistria'. Quando un viaggio riesce a cambiare la percezione della realtà
Presentato ieri, sabato 10 novembre l'opera prima del collettivo di autori, Volna Mare, che consente di avere una visione differente dell'Est Europa
Fasano - Nella Sala Convegni della Biblioteca Comunale di Fasano, preso l'Arco del Balì, ieri sera, sabato 10 novembre, il collettivo di autori, Volna Mare (Martina Napoletano, Marco Carlone e Simone Benazzo), hanno presentato il libro "Il futuro dopo Lenin. Viaggio in Transnistria".
Il libro non è propriamente ciò che siamo abituati ad accatastare nelle rispettive biblioteche ma, bensì, un reportage narrativo fotografico, che taglia uno spaccato, poco noto, di un territorio ricco di storia, la Transnitria.
A fare gli onori dell'amministrazione, l'assessore Cinzia Caroli che, dopo i saluti istituzionali di rito, ha messo in luce "l'approccio dinamico, il linguaggio fresco e piacevole" che si percepisce nel corso della lettura, ponendo la domanda cardine della presentazione "cos'è oggi la Transnistria? È un relitto sovietico, un oasi ribelle, un'utopia?”.
Moderatrice del pomeriggio, la prof.ssa del “Salvemini”, Maria Antonietta Proce, che ha accompagnato il racconto dei due autori, su tre, presenti, Marco Carlone e Simone Benazzo.
Gli autori, in maniera ironica, hanno spiegato i motivi di questo libro, nato per caso, definito “una gravidanza inaspettata”, raccontando come si è giunti alla decisione di scrivere un libro, sul viaggio intrapreso dai tre l'estate scorsa nel paese dell'Est.
Al ritorno dal viaggio, decisero di organizzare una serie di presentazioni per narrare il reportage e, magari, vendere qualche scatto fotografico realizzato. La prima serata venne organizzata in un ristorante polacco a Genova, dove, seguendo solamente uno scarno canovaccio, furono notati da Carlotta Susca (fondatrice della neonata casa editrice barese, DOTS) che li convince e spronò alla stesura del libro.
Il viaggio prima e, il libro poi nascono dalla voglia di conoscenza e di cultura di questi tre giovani appassionati di cultura russa e balcanica, di storia e di fotografia.
Il libro è un racconto, in cui il testo e le fotografie si amalgamo sino a far diventare le fotografie parte integrante del testo e viceversa.
La Transnistria è uno Stato non riconosciuto dalla quasi totalità del globo terrestre, situato in Moldavia e famoso per essere la location del primo romanzo di Nicolai Lilin, poi trasformato in film da Gabriele Salvatores, “Educazione Siberiana”.
Questo libro consente di avere una percezione reale di questo territorio, conoscendo non il lato istituzionale ma bensì il lato vero della popolazione, attraverso numerose interviste e colloqui con la gente del posto. Le interviste sono state agevolate da ìll'autrice, Martina, dottoranda in slavistica che parla fluentemente russo.
È un viaggio tra gli stereotipi, tra ciò che è la realtà e ciò che non è, del senso di nostalgia del regime comunista, del mutare delle percezioni superficiali del luogo dettate dalla lettura di articoli di propaganda e del settore.
Consente un salto temporale, a ciò che è il recente passato di questi luoghi.
In conclusione, i due autori hanno svelato i due viaggi intrapresi da poco: Albania e Macedonia; repubbliche baltiche di Estonia, Lituania e Lettonia. Proprio il viaggio in Macedonia, in particolare in una grande comunità ROM, sarò l'oggetto del prossimo reportage fotografico.
Un libro che consente di modificare i propri preconcetti e credenze su quella che è la reale situazione, di miseria, povera e immigrazione della Transnistria.
di Marica Mastrangelo
11/11/2018 alle 00:29:50
Galleria di immagini: 'Il futuro dopo Lenin. Viaggio in Transnistria'. Quando un viaggio riesce a cambiare la percezione della realtà
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